domenica 24 aprile 2011

Fortezze e castelli

 

In Oman ci sono numerosi castelli sparsi nel deserto, costruiti dagli sceicchi dell'impero omanita soprattutto nel 17esimo secolo. La loro architettura riprende le fortezze che i portoghesi edificarono a Muscat nel breve periodo in cui dominarono la citta' e altre zone costiere, tra il 1500 e il 1650
 
    
 
Ora questi castelli sono mete turistiche e vengono restaurati dal ministero competente, ma ormai fa veramente caldo per girare il deserto e visitarli
 
  
A Muscat, le guglie rocciose che circondano la citta'vecchia sono costellate di torri di guardia, mimetiche, che servivano per lanciare segnali lungo tutta la costa, piu'velocemente di un messaggero a cavallo
  
 

Anubis in India

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Anubis, la mia maestra di danza, parte per l' India. Si trasferisce a Bangalore, la citta' di suo marito anche se lui restera' qui in Oman. La scelta e' stata quasi una necessita', il piccolo Athilio non puo' frequentare le scuole indiane di Muscat poiche' ha passaporto venezuelano, e una legge locale non consente la frequenza ai non indiani. Cosi' il cuore di mamma non ha pensato due volte a fare un sacrificio. Sono convinta che la vita in India per Anubis sara' molto piu' solare e gratificante dell'esperienza vissuta in Oman, un paese difficile e a volte chiuso rispetto agli altri Paesi del Golfo. Davanti ai problemi non si e' mai persa d' animo grazie al suo spirito da combattente, sempre pronta ad aiutare gli altri e ad affrontare la vita con grinta. La sua missione di artista trovera' sicuramente spazio e stimoli nuovi di creativita'.



Mi dispiace molto pero', con il suo entusiasmo Anubis era un punto di riferimento prezioso e anche quando non ci sentivamo per lungo tempo, la certezza di saperla qui a Muscat assumeva contorni rassicuranti e confortanti. Giovedi' scorso ci siamo trovate tutte insieme per una piccola festicciola, a ballare fino all'ultimo passo. Poi lei mi ha inviato un pensiero gentile e commovente:



Dear Anna:


I am glad I was your dance teacher; I’ve come to love you so.
The end of my dream in Oman is here, I hate to tell you good bye and I wish all my students can come with me.
Always know that you are so special and that you will be always in my heart.
Remember all the fun classes we had, but most of all remember that you are a very special student to me.

Lots of love and blessings.



Davvero un grande cuore cara Anubis, grazie per tutto quello che hai fatto per noi allieve, come maestra e come amica, la tua missione di gipsy, come tutte noi, continua, chissa' che non mi decida a viaggiare in India una buona volta! A presto!

Wahiba Sands

 


Le Sabbie di Wahiba si estendono ai margini del leggendario Quarto Vuoto, che in Arabia si chiama Rub‘ al-Khālī ed e'il deserto di sabbia piu' grande e inesplorato della Terra.
Quando si arriva a Wahiba Sands le montagne si lasciano alle spalle e il deserto inizia all'improvviso lungo il bordo di un antichissimo wadi (un guado). Il terreno passa di netto dal grigio piatto dei ciottoli alle dune di sabbia rossa, la nostra guida Salem ha detto che non piove da cinque anni, prima le piogge fermavano il deserto ma ora le dune avanzano due metri ogni anno.
Questo luogo e'veramente una frontiera dell'Arabia, ci vivono le tribu'nomadi dei Wahiba, ed e' anche una terra ricca di richiami biblici, come tutto l'Oman, a partire dai bizzarri e misteriosi nomi arabi dei villaggi.
Ma prima di tutto ci vuole un po di thrilling sulle dune, basta salire sui fuoristrada guidati da questi omaniti scatenati, che lanciano la macchina contro le dune ripide come un aereo in decollo, e poi le risalgono fino alla cima. E poi ne trovano una piu'alta e piu'ripida, si appostano in bilico qualche secondo e si buttano giu' con l'auto in verticale a tutta velocita'.
Dalle dune piu'alte la distesa di sabbia e' incommensurabile e per ammirarla bisogna sfruttare l'alba oppure attendere il tramonto, a piedi nudi sulla sabbia compatta, nell'aria limpida e silenziosa.
Adoro il deserto per il senso di sconfinata libertá, senza limiti, perche' non c'e' niente ed e' un luogo semplice ed essenziale ma 'pieno di vita': lucertole, insetti, scorpioni, serpenti, le capre, i cammelli, e poi gazzelle, uccelli, piccoli fiori invisibili, per trovarli bisogna cercarli, e aspettare.

Anche in questa occasione ho raccolto le foto nell'album Wahiba Sands, in particolare l'abito e gli accessori khalij provengono tutti dal souk di Muscat.